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Ieri si sono tenute in Germania le elezioni per il rinnovo della Camera bassa. Analizziamo di seguito i risultati, la composizione del nuovo Bundestag e le maggioranze possibili per formare un governo.

Per commentare i risultati delle elezioni tedesche utilizzeremo i grafici di Decision Desk. Analizzando i “secondi voti” (quelli relativi alla parte proporzionale che determinano la maggior parte dei seggi in Parlamento) a vincere le elezioni sarebbe stata l’SPD col 25,8%, crescendo di ben 5 punti rispetto a quattro anni fa.
Segue al 24,1% la CDU/CSU che subisce un crollo di nove punti, ottenendo così uno dei suoi risultati più bassi.
Segue con un buon 14,8% il partito dei Verdi (+5,8) e la FDP all’11,5%. l’Afd ottiene un 10%, in calo di due punti e mezzo rispetto al 2017.
La Linke ottiene il 4,9%, appena sotto la soglia di sbarramento. Riuscirà comunque a ottenere la parte proporzionale dei voti, avendo vinto in tre collegi uninominali.

Di seguito abbiamo quindi la composizione del nuovo Bundestag, che sarà formato da 735 deputati (pertanto la maggioranza per ottenere un governo è di almeno 368 seggi). I seggi sono il risultato della combinazione tra seggi uninominali vinti e seggi derivanti dalla quota proporzionale. Anche in questo caso primeggia l’SPD con 206 seggi seguita dalla CDU con 196 seggi.

Quali sono allora le maggioranze possibili? Sfuma l’ipotesi di un governo totalmente di sinistra (SPD, Verdi e Linke) in quanto non raggiungerebbe per cinque seggi la maggioranza assoluta.
La coalizione “Semaforo” (SPD, Verdi e FDP) sarebbe quella più solida, con ben 416 seggi. Non molto distante anche la coalizione “Giamaica” (CDU, Verdi e FDP) che avrebbe 406 seggi. Al tempo stesso però vi è sempre l’ipotesi di una larga coalizione tra SPD e CDU in continuità con gli scorsi governi, che conterebbe su 402 parlamentari.
I Verdi e la FDP hanno già comunicato che si consulteranno prima tra loro per poi interfacciarsi con SPD e CDU.
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