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Dal 17 al 19 Settembre si sono tenute nella Federazione Russa le elezioni per l’elezione della Camera Bassa, la Duma di Stato, e di conseguenza del primo ministro.
Le scorse elezioni avevano visto vincere il partito di Putin, Russia Unita, con oltre il 54% dei voti.
Elezioni parlamentari russe: La legge elettorale
Prima di commentare i risultati veri e propri partiamo col descrivere la legge elettorale che regola l’elezione dei parlamentari della Duma. La legge elettorale prevede un sistema misto (come in Italia), in cui il 50% dei parlamentari (225) viene eletto tramite sistema proporzionale e l’altro 50% (225) tramite un sistema maggioritario uninominale a turno unico.
Ciò fa sì che un partito non abbia necessariamente bisogno di raggiungere più del 50% dei voti per avere la maggioranza assoluta in parlamento, come vedremo oggi.
La Camera Bassa del Parlamento è inoltre composta da 450 parlamentari.
Elezioni russe: I risultati
Premettiamo che questi non sono i risultati definitivi, in quanto il conteggio parziale è arrivato al momento al 97% dei voti.

Come notiamo il partito di Vladimir Putin, Russia Unita (Destra), ha sfiorato il raggiungimento del 50% dei voti. Un risultato che è comunque inferiore a quello raggiunto nel 2016, in cui venne votato dal 54,2% degli elettori russi. Il partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) fa invece un vero e proprio balzo in avanti, crescendo del 5,8%.
Segue al 7,5% il Partito Liberal-democratico russo (Estrema Destra) che perde il 5,6% rispetto alle scorse elezioni. In leggera crescita invece Russia Giusta (centrosinistra) che vede il proprio bacino elettorale aumentare dell’1,2%.
In crescita anche il Partito dei pensionati (+0,7).
Detto ciò, anche se Russia Unita non dovesse raggiungere il 50% dei voti avrebbe comunque assicurato il controllo della Duma, in quanto ha già praticamente vinto quasi la totalità dei seggi uninominali (circa 200 su 225), a cui si dovrà sommare la quota di seggi vinti con il sistema proporzionale. Un risultato minore rispetto al 2016, ma oltre le aspettative (i sondaggi prevedevano un risultato tra il 40 e il 45%).
Non sono comunque mancate le accuse di brogli in tutto il territorio, prontamente smentite dalle autorità russe.
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